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Step #27 - LA SINTESI FINALE

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Step #26 - LA MAPPA CONCETTUALE

Mappa concettuale dei temi legati al plesiotelescopio.

Step #25 - LA CHIMICA

Il collegamento principale tra il plesiotelescopio e la chimica è il materiale con cui esso veniva costruito.  Infatti come più volte descritto, il nostro strumento (come gran parte degli strumenti scientifici di misurazione dell'epoca) era costituito dall'ottone. L' ottone   è una lega rame-zinco, il cui tenore di quest’ultimo determina le proprietà come la resistenza meccanica, il colore, la lavorabilità all’utensile, la duttilità, la conduzione di elettricità e calore, la resistenza all’abrasione e alla corrosione. Messo a confronto con il rame ha il pregio di avere valori più alti di  durezza , resilienza e fusibilità.  Esistono due tipi di ottoni :  ottoni ternari , costituiti solo da rame e da zinco.  Quando la percentuale di zinco è inferiore al 36% si parla di fase a, ovvero ottoni caratterizzati da un' ottima lavorabilità a freddo  (imbutitura e stampaggio) e da una  buona lavorabilità a caldo.  Quando la percentuale di zinco va dal 36% al 45% si parla invece

Step #24 - LE COSE PERSONALI

Ecco i tre oggetti legati alla memoria del mio passato (memento), al fare del presente e e alla previsione del futuro (feticcio). Memento: l'oggetto che rappresenta il passato e pertanto la mia infanzia è senza dubbio un videogioco, per la precisione il Nintendo Ds, che ha accompagnato per molti anni i miei pomeriggi. Utensile: l'oggetto del presente, che descrive il mio fare odierno, è nuovamente uno  strumento elettronico. In questo caso non è più un videogioco, bensì il pc, che mi permette di svolgere i miei compiti universitari e di seguire le lezioni in questo periodo di lockdown. Feticcio: l'oggetto del futuro, e che soprattutto riveste un ruolo scaramantico nella mia vita, è un elastico per capelli a cui sono particolarmente legata perchè fatto a mano da mia mamma. Questo amuleto mi ha accompagnato nei momenti più importanti degli ultimi cinque anni, portandomi spesso fortuna. 

Step #23 - LE PAROLE NELLA STORIA

P er questo step è stato utilizzato lo strumento  Google Books Ngram Viewer , il quale permette di prendere visione attraverso grafici di quante volte (in percentuale) sia stato utilizzato una determinata parola nel corso del tempo. Di seguito si mostra il grafico in cui viene analizzata la parola  plesiotelescopio . E' evidente come nell'arco di tempo che va dal 1800 ad oggi, la parola sia stata relativamente poco utilizzata.  Gli unici lassi di tempo in cui riscontriamo la presenza del termine sono il periodo tra il 1880 e il 1900 in cui lo strumento venne inventato e maggiormente utilizzato e si ha un nuovo picco intorno al 1918. Da quel momento in avanti, la parola plesiotelescopio subisce un rapido declino che va di pari passo al superamento dello strumento stesso. Inoltre ho deciso di analizzare contemporaneamente le parole  plesiotelescopio e Apparato di Bessel nel medesimo arco di tempo. Ciò che risulta dall'andamento del grafico è che l'Aparato di Bessel (in r

Step #22 - LA NORMATIVA

Come già detto più volte, sul plesiotelescopio non è facile trovare una grande quantità di informazioni essendo un oggetto molto antico e ad oggi poco utilizzato e conosciuto. Infatti non esiste una vera e propria normativa che regoli lo strumento, ma possiamo rifarci a normative relative alle scienze e ai principi fisicia cui fa riferimento lo strumento. Norma EN ISO 8598-1:2014  che regola gli strumenti ottici e l'ottica Norma  ISO 17123-3 (2001)  che regola la procedura per la determinazione dell'accuratezza di uno strumento topografico

Step #21 - IL MANUALE D'USO

Per capire al meglio il funzionamento del plesiotelescopio è importante conoscere gli elementi che costituisco l'apparato di Bessel, in quanto utilizzati insieme per compiere le misurazioni delle basi geodetiche. Come già anticipato nello  step #3  il plesiotelescopio nel tempo sostituì il microscopio verticale dell'apparato di Bessel; esso permette di allineare il punto a terra con l'estremità della spranga dell'apparato.  Dopo aver fissato lo strumento alla spranga usata come base, si guarda attraverso l'obiettivo e si inclina la base per raggiungere l'allineamento tra la proiezione a terra dell'estremo della spranga e il suolo.