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Step #17 - I FRANCOBOLLI

Come nel post precedente, è stato impossibile trovare dei francobolli raffiguranti lo strumento in esame.  Nonostante ciò, ho voluto mostrare comunque alcuni francobolli raffiguranti strumenti ottici e di misurazione del passato, riconducibili al plesiotelescopio, come ad esempio teodoliti, cannocchiali, miscroscopi e telescopi. Francobolli  tedeschi, 1981

Step #16 - I BREVETTI

L'obiettivo di questo post è di fornire il brevetto ufficiale dello strumento analizzato fino ad ora. Nonostante l'accurata ricerca non è stato possibile rintracciare alcun brevetto riguardante il plesiotelescopio, presumibilmente per per via delle continue modifiche e sviluppi tecnologici che esso ha subito, portandolo a diventare il moderno teodolite , oggi utilizzato  per i rilievi geodetici e topografici. Per tanto di seguito è mostrato un brevetto di un moderno strumento utilizzato per la misurazione di basi geodetiche, riconducibile quindi al plesiotelescopio. Brevetto CN105606077B , Alastair Green, A. Dobner e P. Dante, Cina

step #15 - ANATOMIE

  Di seguito, sono mostrate le varie parti di un plesiotelescopio del 1885. Plesiotelescopio smontato Si rimanda inoltre al  video del signor Adriano Lolli, esperto riparatore di oggetti antichi, che mostra lo strumento in tutte le sue componenti e la pulizia di esse.

Step #14 - LA TASSONOMIA

 

Step #12 - LA PUBBLICITA'

 All'interno di questo post sono riportati alcuni manifesti pubblicitari dell'azienda La Filotecnica Salmoiraghi, che rappresentano strumenti topografici e ottici, nonchè il plesiotelescopio. Manifesto pubblicitario di strumenti ottici , La Filotecnica   Manifesto pubblicitario di strumenti topografici , tra cui il  plesiotelescopio

Step #11 - I COSTRUTTORI

Due furono i maggiori costruttori di plesiotelescopio, la ditta inglese  Dollond London  e quella italiana la  Filotecnica . La prima fu una celebre ditta inglese a conduzione familiare, fondata nel 1752 e specializzata nella costruzione di strumenti ottici, tra cui varie tipologie di telescopio e inseguito lo stesso telescopio. In poco tempo si imposero in Europa come i migliori costruttori di telescopi. Telescopio del diciannovesimo secolo, Dollond London A livello italiano, la più importante azienda per la costruzione di strumenti ottici e di misura fu la  Filotecnica Salmoiraghi , con sede a Milano, fondata da Ignazio Porro e portata all'affermazione da Angelo Salmoiraghi. Attualmente la società è stata accorpata nella Salmoiraghi e Viganò e la produzione di strumenti tecnico-scientifici è cessata da diversi anni. Manifesto azienda La Filotecnica

Step #10 - I LIBRI

Questo post ha l'obiettivo di fornire una quanto più completa bibliografia di pubblicazioni riguardanti il plesiotelescopio e altri elementi riconducibili ad esso e al suo inventore. Nicodemo Jadanza, Teorica dei cannocchiali esposta secondo il metodo di Gauss , Torino, Loescher, 1906 Nicodemo Jadanza, Trattato di geometria pratica , Torino, Vincenzo Bona, 1914 Nicodemo Jadanza, Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino , Volume 21, Torino, Loescher, 1885-86, (pag.124) Nicodemo Jadanza,  Sui punti cardinali di un sistema diottrico centrato e sul cannocchiale anallatico , Torino, Loescher, 1885

Step #9 - L'INVENTORE

L' inventore del plesiotelescopio e di altri importanti oggetti diottrici è Nicodemo Jadanza. Nicodemo Jadanza nacque a Campolattaro, in provincia di Benevento, nel 1847. Dopo aver compiuto gli studi secondari a Benevento, si iscrisse all'Università di Napoli e si laureò in Matematica nel 1869.  I suoi studi hanno dato contributi notevoli specie nel campo della Geodesia operativa e della Topografia.  Vinto un concorso dell'Istituto Topografico Militare (1874), Jadanza venne nominato aiutante Ingegnere Geografo, con residenza a Firenze, sede principale dell'Istituto e dove collaborò alle operazioni geodetiche per la realizzazione della Carta d'Italia.  Fu Professore di Geodesia Teoretica presso il Regio Museo Industriale e inseguito, nel 1881, divenne professore straordinario di Geometria Pratica all'Università di Torino e poi alla Scuola di Applicazione per Ingegneri (1887). Oltre che socio nazionale dell'Accademia delle Scienze di Torino , fu socio corripo

Step #8 - I MATERIALI

Il plesiotelescopio, come molti altri strumenti diottrici del passato, è costituito per quasi tutta la sua interezza di ottone . Infatti sia il corpo principale che la parte oculare sono fatti di questa  lega di rame-zinco, il cui tenore di quest’ultimo determina le proprietà come la resistenza meccanica, il colore, la lavorabilità all’utensile, la duttilità, la conduzione di elettricità e calore, la resistenza all’abrasione e alla corrosione. Elementi in ottone che costituiscono il  plesiotelescopio Parte oculare Infine l'altro elemento fondamentale che compone l'oggetto in esame è l'obiettivo, costituito da lenti di vetro. Obiettivo con lenti in vetro

Step #7 - IL MITO

La scienza di riferimento del plesiotelescopio è la geodesia, per tanto il mito di rimando è quello della terra piatta , o meglio il falso mito della terra piatta. Infatti oggi è sempre più in voga la credenza che nel Medioevo,  sia gli intellettuali che la gente comune, ritenessero la Terra come piatta.  Al contrario, gli studiosi dell’epoca erano assolutamente coscienti della sfericità della Terra, che venne scoperta molti millenni prima e venne assunto a concetto acquisito.  L'equivoco venne reso popolare alla fine del XIX secolo dai positivisti, in una disputa ideologica fra creazionisti ed evoluzionisti. Probabilmente fu un insulto coniato dagli evoluzionisti per deridere l'atteggiamento tradizionalista dei colleghi scienziati, che si rifiutavano di accettare le teorie dell'evoluzione. Un mito altrettanto comune è la rappresentazione della terra come piatta o come un  disco sferico stilizzato da parte dei pittori medievali, come ad esempio Hyeronimus Bosch  (1450-15

Step #6 - IL SIMBOLO

  Simbolo creato appositamente per la  rappresentazione iconografica dello strumento.

Step #5 - IL PRINCIPIO FISICO

Il funzionamento del plesiotelescopio, essendo uno strumento diottrico , si basa sulle leggi fondamentali dell'ottica: le  Leggi di Snell   , che governano il fenomeno della rifrazione. Secondo il processo della rifrazione , quando un'onda elettromagnetica attraversa la superficie di separazione tra due sostanze trasparenti (come aria e acqua), il raggio incidente subisce una deviazione rispetto alla sua direzione iniziale. Il fenomeno di riflessione e rifrazione Fatta questa breve, ma indispensabile premessa, vediamo cosa affermano le  Leggi di Snell . Prima Legge di Snell: il raggio incidente, il raggio rifratto, il raggio riflesso e la normale alla superficie che separa i due mezzi appartengono allo stesso piano, chiamato piano di incidenza. Seconda Legge di Snell: l'angolo di riflessione è uguale all'angolo di incidenza Terza Legge di Snell: il rapporto tra il seno dell'angolo di incidenza e il seno dell'angolo di rifrazione è uguale al rapporto tra l'

Step #4 - LA SCIENZA

Come sappiamo, il plesiotelescopio e l'apparato di Bessel, venivano utilizzati per la misurazione delle basi geodetiche, per tanto la scienza a cui si fa riferimento è la  geodesia . Il termine  è composto dalle parole "geo" e "desia". Geo  - dal greco    gế   « terra »  Desia - dal greco, derivato di daien  « dividere »    La Geodesia è la scienza che  studia la figura della Terra ed il campo della gravità terrestre all’esterno delle masse. La geodesia è una disciplina molto antica, la cui origine può essere attribuita ai Greci ed è strettamente connessa alla Topografia, Cartografia, Fotogrammetria, Geofisica, Geologia e Oceanografia. Di particolare importanza è la definizione di geoide .  Il geoide è una particolare superficie equipotenziale del campo della gravità che, a meno di 1-2 m a scala planetaria, coincide con il livello medio dei mari. Tale superficie, secondo una definizione data da K.F. Gauss (1777-1855), rappresenta la descrizione matematica della

Step #3 - GLOSSARIO

Come già detto nei precedenti step, il plesiotelescopio è strettamente legato all'apparato di Bessel.  Esso ha la  funzione di proiettare a terra l'estremo della spranga dell'apparato di Bessel per la misura delle basi geodetiche.  Con tale apparato sono state misurate tutte le basi geodetiche in Italia nel periodo compreso tra il 1858 e il 1895. Per tanto all'interno di questo post, oltre ad analizzare le componenti che costituiscono il  plesiotelescopio, ci occuperemo anche di quelle che compongono l'apparato. L' Apparato di Bessel  v eniva impiegato per la misura diretta della base geodetica nel dimensionamento della rete di triangolazione fondamentale. L' apparato era costituito di: quattro spranghe , collo cate una di seguito all'altra sull'allineamento della base, lasciando tra le spranghe un intervallo molto piccolo da misurare cuneo di cristallo , detto  cuneo di Reichenbach , di dimensioni ridotte utile alla misura dell'intervallo che

Step #2 - LA FOTO

Plesiotelescopio di Jadanza-1885 Base del plesiotelescopio

Step #1 - IL NOME

Il  plesiotelescopio Jadanza è uno strumento ideato dal cartografo e accademico italiano  Nicodemo Jadanza  all'inizio del XX secolo. Esso è un cannocchiale usato per la proiezione a terra dell'estremo  della spranga dell'apparato di Bessel per la misura delle basi geodetiche.  Per tanto il plesiotelescopio rientra nella categoria di strumenti utili per il rilevamento. Il nome   è composto dal prefisso "plesio" e dalla parola "telescopio". Plesio -  [dal greco  πλησίον  «vicino»]. – Primo elemento di parole composte del linguaggio scientifico italiano e latino, nelle quali indica «vicinanza» o «somiglianza». Telèscopio -  [dal latino telescopium , coniato nel 1609 sull’esempio del greco  τηλεσκόπος  «che vede lontano»]. – Apparato o strumento per l’osservazione di oggetti distanti.